I Dieci comandamenti sono una serie di imperativi religiosi riconosciuti come fondamento morale in molte religioni abramitiche, inclusa la Chiesa cattolica.[1] Come descritto nei libri dell'Antico Testamento Esodo e Deuteronomio, i Comandamenti fanno parte di un patto offerto da Dio agli Israeliti per liberarli dalla schiavitù spirituale del peccato.[2] Secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, i comandamenti sono essenziali per la buona salute e la crescita spirituale e servono come base per la Dottrina sociale della Chiesa.[3]
L'esame di coscienza alla luce dei Comandamenti è una prassi diffusa tra i cattolici prima di ricevere il sacramento della Penitenza.[4] I comandamenti compaiono nei primi scritti della Chiesa; il Catechismo afferma che essi hanno "occupato un posto preponderante" nell'insegnamento della fede sin dai tempi di Agostino d'Ippona (354–430 d.C.).[5][6] La Chiesa non aveva norme ufficiali per l'istruzione religiosa fino al Concilio Lateranense IV del 1215[7]; esistono evidenze che suggeriscono che i comandamenti furono usati nell'educazione cristiana nella Chiesa primitiva e per tutto il Medioevo.[7] La mancanza di istruzione percepita da alcune fu alla base di una delle critiche mosse alla Chiesa dai riformatori protestanti.[8] In seguito, il primo catechismo del 1566 prevedeva "discussioni approfondite di ogni comandamento", sebbene attribuisse maggiore enfasi ai sette sacramenti.[9] Il Catechismo più recente dedica un'ampia sezione all'interpretazione di ciascuno dei comandamenti.[5]
L'insegnamento della Chiesa sui comandamenti è in gran parte basato sull'Antico e Nuovo Testamento e sugli scritti dei primi Padri della Chiesa. Nel Nuovo Testamento, Gesù ne riconobbe la validità e insegnò ai suoi discepoli ad andare oltre, chiedendo una giustizia superiore a quella degli scribi e dei farisei.[10] Riassunti da Gesù in un duplice Comandamento dell'amore, che insegna l'amore di Dio e l'amore del prossimo[5], istruiscono gli individui sui loro rapporti con entrambi. I primi tre comandamenti prescrivono riverenza e rispetto per il nome di Dio, l'osservanza del giorno del Signore e vietano il culto di altri dei. Gli altri sette si occupano delle relazioni tra persone, come quella tra genitore e figlio; includono proibizioni contro la menzogna, il furto, l'omicidio, l'adulterio e la cupidigia.
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